Reti di videosorveglianza IP a prova di futuro

Una progettazione flessibile facilita la semplice riorganizzazione della topologia fisica, il reindirizzamento dinamico del traffico, la riconfigurazione delle tecnologie esistenti e molto altro ancora. Meglio ancora è avere una rete ben posizionata per sfruttare i nuovi progressi tecnici. È altamente auspicabile che le reti di sorveglianza IP siano in grado di utilizzare le nuove funzionalità delle telecamere non appena arrivano, senza dover sostituire l'infrastruttura Ethernet. Questo obiettivo può essere raggiunto nei tre modi seguenti:

Implementare il PoE+

Il Power over Ethernet (PoE) ha semplificato notevolmente il processo di installazione delle videocamere. Dato che l'alimentazione della videocamera viene fornita attraverso il cavo dati, non è necessario far arrivare alla videocamera un'alimentazione separata. Una volta posizionato il cavo dati, la videocamera può essere installata e iniziare a funzionare immediatamente.

Lo standard PoE originale prevede 15 watt di potenza su un cavo Ethernet. Tuttavia, le funzionalità integrate nelle videocamere si sono evolute nel tempo. Le azioni di zoom, pan e tilt sono state migliorate, sono stati aggiunti demister e tergicristalli e molto altro ancora e15 watt non sono più sufficienti per alimentare tutte queste funzioni. Per questo motivo è stato definito uno standard superiore, denominato PoE+, che fornisce 30 watt di potenza.

Man mano che le telecamere diventeranno sempre più performanti, il PoE diventerà obsoleto e il PoE+ sarà sempre più lo standard minimo previsto. Anche se una rete non ha bisogno del PoE+ oggi, è opportuno installare switch con capacità PoE+, per fornire un'infrastruttura in grado di supportare questi miglioramenti per gli anni a venire.

Non lesinare sulla larghezza di banda

La risoluzione delle immagini video aumenta in modo esponenziale. Più alta è la risoluzione, più informazioni hanno a disposizione gli analizzatori umani ed elettronici. Tuttavia, immagini a risoluzione più elevata significano una maggiore velocità di trasmissione dei dati. Una rete a prova di futuro deve avere un'ampia larghezza di banda. Un uplink da 1 Gigabit da uno switch che collega 48 telecamere potrebbe essere sufficiente oggi, ma potrebbe risultare inadeguato nel giro di pochi anni. La larghezza di banda deve essere prevista in modo da consentire un aumento fino a 5 volte dei requisiti di larghezza di banda nell'arco di vita dell'installazione.

Preparati per l'IPv6

Sebbene oggi la maggior parte delle apparecchiature di videosorveglianza utilizzi l'IPv4, il passaggio all'IPv6 è dietro l'angolo. Poiché un numero sempre maggiore di applicazioni associate alla videosorveglianza, come l'invio di feed a dispositivi mobili, funzionano su IPv6, ci sarà un crescente impulso verso l'utilizzo di IPv6 in modo nativo all'interno delle reti di videosorveglianza. Anche le amministrazioni pubbliche stanno iniziando a imporre l'uso dell'IPv6 nei sistemi di rete del settore pubblico. L'installazione di un'infrastruttura compatibile con l'IPv6 ora, consente una transizione indolore all'IPv6 quando sarà il momento.